Aura di Bovisa Aperitivo con l'autore
ven 10 giu
|Circolo Bovisa
Giorgio Fiorese presenta il suo ultimo libro che racconta la Bovisa dal periodo delle grandi industrie fino ad oggi. Ingresso libero.
![Aura di Bovisa Aperitivo con l'autore](https://static.wixstatic.com/media/b20f1b_56252f9934a847c6845e44678acadc0b~mv2.jpg/v1/fill/w_619,h_604,al_c,q_85,enc_auto/b20f1b_56252f9934a847c6845e44678acadc0b~mv2.jpg)
![Aura di Bovisa Aperitivo con l'autore](https://static.wixstatic.com/media/b20f1b_56252f9934a847c6845e44678acadc0b~mv2.jpg/v1/fill/w_619,h_604,al_c,q_85,enc_auto/b20f1b_56252f9934a847c6845e44678acadc0b~mv2.jpg)
Orario & Sede
10 giu 2022, 18:30
Circolo Bovisa, Via Luigi Mercantini, 11, 20158 Milano MI, Italia
L'evento
Giorgio Fiorese presenta
AURA DI BOVISA
Piu' che un libro si tratta di un  grande affresco della Bovisa che nasce 140 anni fa, con le fabbriche sorte a fianco delle ferrovie, quella di Giuseppe Candiani tra le prime. È la culla della chimica italiana, tra le più importanti al mondo. Si aggiungono poi altre produzioni, come la meccanica, e, a inizio '900, l'Officina del gas, coi gasometri. Poche le abitazioni: lì si lavora. Nei '70, Bovisa - cresciuta in seguito a questa prima configurazione - inizia a decadere. Negli stessi anni, al Politecnico - che non può ampliarsi a Città studi - la Regione Lombardia propone un nuovo Polo a Gorgonzola. In alternativa a questo intento, alcuni docenti-architetti dello stesso Ateneo ne ipotizzano la localizzazione a Bovisa: dapprima su un'area industriale dismessa, poi sull'area dei gasometri, ormai in abbandono. Vinceranno, e nei primi '90 il Politecnico inizia a riattare lì opifici in disuso. Sono tutte queste vicende - prima di sviluppo, poi d'abbandono - a indurre e sollecitare la manifestazione di molte forme artistiche: oltre che dell'architettura, del romanzo (Olmi e Testori), del teatro (Ronconi e Testori), della pittura (Tettamanti e Treccani, Guaitamacchi e Mucchi), della fotografia (Bussolati, Campi, Radino, Salvati, Topuntoli) e, finalmente, la sintesi poetica di un inclassificabile, John Hejduk.
L’autore ne discute con Marcello De Carli, Tommaso Brighenti, Emanuela Margione
della facoltà di Architettura del Politecnico