Diretto da Wolfgang Becker, con Daniel Brühl, Katrin Sass, Maria Simon, Chulpan Khamatova, Florian Lukas, Alexander Beyer, Burghart Klaussner, Michael Gwisdek.

Germania, 2003 – durata 121 minuti In lingua originale con sottotitoli in inglese – Ingresso libero, su registrazione 

5 novembre 2019 | 17.30 – Campus Bovisa Durando, aula B8.05, edificio B8 6 novembre 2019 | 17.00 – Campus Leonardo, Auditorium, via Giovanni Pascoli 53 con l’introduzione di Roberto Dulio, docente di Storia dell’architettura.

Berlino, 1989. Christiane, madre single e orgogliosa comunista della DDR, entra in coma per otto mesi a causa di un attacco di cuore. Al suo risveglio il Muro è caduto, insieme a quarant’anni di socialismo, e la Germania si sta riunificando. Per evitarle una ricaduta, dato che è ancora debole, i figli Alex e Ariane decidono di nasconderle la più grande novità del ventesimo secolo. Attraverso falsi telegiornali che parlano di un’unificazione al contrario, mobili in vecchio stile orientale e prodotti dei supermercati statali, i due ragazzi ricostruiscono a casa della madre un microcosmo della Germania dell’Est. Una commedia che combina la satira del regime comunista con una storia di profondo affetto tra madre e figli.

Premio come miglior film a Stefan Arndt, miglior attore a Daniel Brühl, miglior sceneggiatura a Bernd Lichtenberg, agli European Film Awards del 2003.